Nel paese di Mittemor c’erano due villaggi vicini, uno tra le colline e uno appena sotto. Tutti e due stavano sulla sponda del fiume Porpor, ma tra i due villaggi vi era una diga.
Il villaggio di Sopradiga era abitato da allevatori che usavano l’acqua del lago artificiale formato dalla diga come riserva d’acqua per il bestiame. Il villaggio di Sottodiga invece era abitato da agricoltore che utilizzavano l’acqua del fiume per irrigare i campi.
La diga stava esattamente a metà strada tra i due villaggi e ne segnava il confine. Spesso tra i due villaggi durante la stagione secca vi erano grosse discussioni per regolare il livello del lago e del fiume, poiché la stessa acqua serviva sia sopra sia sotto la diga.
Un giorno però mentre il lago era già al livello più alto, vennero del tutto fuori stagioni delle pioggie forti e insistenti.
Gli abitanti di Sottodiga corsero alla diga per rinforzarla, mentre gli abitanti di Sopradiga costruivano degli argini perché il lago crescendo non sommergesse il loro villaggio.
Le piogge continuavano senza sosta e gli abitanti dei due villaggi, non sapevano più cosa fare. Gli abitanti di Sottodiga si rifugiarono a Sopradiga, per paura di essere travolti dall’acqua del lago se la diga avesse ceduto e aiutarono a rinforzare gli argini.
Il vecchio della montagna che abitava alle sorgenti del fiume, compiaciuto per l’aiuto che i due villaggi si stavano reciprocamente dando e sapendo che la diga non avrebbe retto andò a svegliare il vecchio drago Molech e lo condusse come un cagnolino fino al lago. Qui usando il drago come un lancia fiamme costruì un canale che prendendo le acque dal lago le riportava nel fiume a valle di Sottodiga. Così i due villaggi furono salvi.
Quando la burrasca cessò, gli abitanti dei due villaggi salirono sulla montagna per ringraziare il vecchio e il drago, ma il vecchio disse loro che il miglior ringraziamento era quello di lasciar dormire in pace lui e il drago. Fu così che gli abitanti dei due villaggi costruirono una casa vicino alla diga per poter discutere sulla regolazione delle acque senza più disturbare con le loro grida il vecchio e il drago.
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