domenica 30 aprile 2017

TODA'


Prima todà
Vento di ruggine
pascola sulle mie mani
e il mio piede s’affatica invano
mentre gelida melma nera
mi serra le ginocchia
perché io lotto
contro il mio Dio.

Seconda todà
“Sia fatta la tua volontà”
No, mai!
“Sia fatta la tua volontà”
Mai, mai!
La mia piuttosto, la mia.
Ogni voce diviene nemica
e ogni cuore è un bavaglio
per il mio astioso respiro.

Terza todà
Come posso perdonarti
il mio ragionare
e questa natura,
come far tacere l’occhio
e accettare il peso,
il peso di Dio,
come perdonarti
di avermi creato,
come farti colmare
la distanza
che erigo di nuovo
contro di Te?

Quarta todà
Stanchezza buona
voci amiche
un raggio di sole
e il ricordo del mare
attendo in silenzio
e sorride il mio cuore.

domenica 16 aprile 2017

LA LUNGA NOTTE


I
Risucchiato nell’abisso
con un ricordo confuso di luce
e solo fame
di divorarmi l’anima.

II
Sono padrone dell’evento
di questa sera-qui
dell’aria fragrante di luce
dei gorgoglii sistolici
dell’oceano dello spirito
che s’increspa
in onde di dolore
e rifluisce sulla risacca
cancellando le orme invisibili
dalla sabbia.

III
Un rumore sottile
frusciare di foglia
mi squassa le viscere
e atterrisco
riverso alle radici
del salice sinuoso
con faccia di pietra
non cuore, non cuore!

IV
Lacrime di stanchezza
imbevono e scremano
il fiele scabro
del mio spirito
meschina preda
del suo stesso demone.

V
Conati gelidi indugiano
sulla giostra del desiderio
dalle dita sfuggono lugubri note
e rotolano nell’abisso delle crepe
della terra riarsa
lasciandomi dentro
un rimbombo inestinguibile

VI
Nel buio del cuore
ecco un’altra ora
da serbare con cura
per tramutare in gioia
di sospirato incontro
l’ultimo respiro.

VII
Catene infinite
di onde anomale
collassano urlando
in un frullare muto
di gemiti abbaglianti
danza convulsa
di umori e orrori
scagliati contro il vento
nel tunnel rappreso
dell’errore giusto.

VIII
Increspature di campo
instabili anomalie
legate in perfetta armonia
fino al paradosso
della coscienza.

domenica 9 aprile 2017

IL QUINTO CAVALIERE


Si conficca atono

il chiodo gelido

nella carne rappresa

attorno al calore fetale

sbriciolando

mura evanescenti

di intenzioni

e squarcia di luce

il terzo occhio.

domenica 2 aprile 2017

ABORTO

Fragili cuccioli ciechi

guaiscono stremati

dalla penombra

dell’esistenza

piccoli passi

germogli di luce

nella tela inestricabile

dei lacci infiniti

del dolore.