martedì 7 agosto 2012

BOBBY FARTER E IL DRAGO


Tra le montagne Colorate vi è una valle arida, aspra, avara di frutti. E’ la valle di Bohnenwinde la cui terra è generosa solo con i fagioli. Infatti mentre tutte le piante crescono stentatamente le piante di fagioli fioriscono rigogliose e producono quantità straordinarie di bacelli pieni di grossi e saporiti fagioli.
Inutile dire che la dieta degli abitanti di Bohnenwinde è ricchissima di fagioli. Nelle famiglie più povere poi si mangiano soltanto fagioli.
La famiglia di Bobby Farter era una famiglia numerosa e possedeva un solo campo, naturalmente di fagioli.
Mangiando sempre e solo fagioli le scoregge erano all’ordine del giorno, ma Bobby aveva un problema. I suoi peti erano infatti talmente fetidi da dare il voltastomaco a uomini, animali e piante nel raggio di 300 metri.
Così Bobby veniva spesso cacciato in malo modo dai suoi stessi familiari, che pur gli volevano bene, figurarsi dagli altri.
Un giorno stufo di questa situazione Bobby mise i suoi quattro stracci in un fagotto insieme alla sua razione settimanale di fagioli e lasciò la valle.
Dopo aver camminato per giorni e giorni tra le montagne un mattino, dopo aver fatto colazione con la solita scodella di fagioli fritti, girato un costone di roccia si trovò all’imbocco di una bellissima valle.
Si incamminò pieno di speranza lungo il sentiero che si inoltrava nella valle, quando dal bosco sbucarono fuori due guardie con i capelli piumati, le armature lucenti e delle lunghe lance.
“Benvenuto nella valle di Apfelduft, straniero” dissero le guardie.
“Grazie” rispose Bobby, già contento del saluto.
“Stai ben attento però, che la valle è tormentata da un orribile drago, che ha fatto la sua tana nel bosco, e fa strage di ogni creatura che gli capiti sotto tiro e distrugge inoltre case, stalle, frutteti e piantagioni”.
La guardia aveva appena finito di parlare quando si udì un rumore di ali e un forte soffio, il cielo si oscurò e il drago piombò su di loro.
Il drago era veramente terrificante, pieno di creste appuntite e di protuberanze molliccie, con gli occhi di fuoco e le narici fumanti. Nell’enorme bocca aveva quattro file di denti acuminati e una bava disgustosa colava all’intorno.
Bobby si spaventò come mai in vita sua e gli scappò una grande scoreggia. I miasmi del peto di Bobby tramortirono immediatamente il drago che piombò al suolo in preda alle convulsioni. Le guardie caddero a loro volta al suolo prive di sensi.
Bobby capì al volo la situazione, raccolse le lancie delle guardie e le conficcò in mezzo agli occhi del drago, uccidendolo.
Poi con una grossa foglia arieggiò attorno alle guardie che rinvennero e videro il drago morto.
Bobby fu portato al paese e festeggiato come un eroe.
Fu imbandito un grande banchetto e Bobby mangiò avidamente mele, miele, riso, carote e patate e bevve del buon vino rosso e l’acqua della sorgente Vollgesund.
Per la prima volta in vita sua il pasto non gli gonfiò la pancia e Bobby digerì senza problemi.
Gli abitanti di Apfelduft pregarono Bobby di fermrsi da loro. Bobby accettò volentieri, ma disse che l’unica cosa che sapeva fare era coltivare fagioli.
“E questo farai” gli risposero “ma i fagioli serviranno come scorta nel caso arrivi qualche altro mostro nella valle, al tuo cibo penseremo noi, perché non vorremmo fare anche noi la fine del drago”. Tutti risero di gusto.
Bobby da quel giorno coltiva il suo campo di fagioli nella valle di Apfelduft e mangia di tutto, tranne i fagioli.

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