domenica 8 gennaio 2012

QUATTRO CHIACCHIERE


La cesoia si chiuse e la punta di un ramo con 3 foglie cadde nel bidone. Mentre procedeva lungo la siepe TS44326 continuava a chiacchierare con PE74653.
- Tu sai benissimo, che ciascuna particella elementare che compone l’universo non è altro che un’increspatura del campo di fondo e il campo stesso ha origine dalla singolarità del big bang, che a sua volta è una semplice fluttuazione del vuoto.
- Sì certo, questo è giusto
- Dunque se tutto deriva chiaramente e logicamente dal vuoto, che è puro nulla e del nulla si è detto tutto nominandolo, di che altro abbiamo bisogno.
- La tua è una descrizione perfetta, ma non è una spiegazione. Perché il vuoto fluttua verso l’esistente? e perché l’esistente è così com’è? perché la singolarità è il big bang e non un evento che non genera un campo? e perché il campo si increspa proprio nelle particelle che compongono il nostro universo e danno origine ad aggregati della complessità che conosciamo? Di tutto ciò non spieghi nulla.
- Ne è possibile farlo.
PE74653 raccolse un pezzo di cartone da terra e lo inserì nel trituratore del vano per il riciclo cellulosici.
- Questo è il punto non si può dare un senso, un perché, uno scopo, alla fluttuazione del vuoto, all’esistenza del campo e alla sua natura, se non introducendo il concetto di Dio.
- Ma perché deve avere un senso e uno scopo?
- Perché tutto ha un senso, tanto da poter astrarre delle leggi dalla fisica alla biologia alla psicologia. Noi che siamo un’infima parte del cosmo abbiamo un fine in ogni azione e il tutto non dovrebbe averlo?
TS44326 scorse una grossa colonia di acari su un albero e liberò su di loro alcune coppie di coleotteri predatori.
- Ma il fine deriva dall'intelligenza che è prodotto finale del gradino più evoluto, i gradini più di base sono inferiori nella scala evolutiva, potenzialmente più versatili, ma di per sé più limitati. Perché vuoi ribaltare la fine sulla base iniziale? E poi è lo schema della mente a definire fini, esistono fini se non esiste una mente? Ma prima che si formasse la prima mente raziocinante quasi tutto esisteva già!
- Ribalto l’intelligenza dal vertice dell’evoluzione alla sua origine perché la complessità del cosmo è eccessiva perché tutto sia una costruzione casuale e poi le leggi matematiche prescindono i fenomeni e sono, a livello di astrazioni preesistenti alle leggi fisiche che permettono di rappresentare i fenomeni materiali. Vi è molta intelligenza in esse, e queste astrazioni, in quanto tali, precedono forse anche il big bang.
L’impianto automatico di irrigazione scattò d’improvviso bagnando leggermente la coppia di amici che proseguì ad avanzare senza dare alcun peso alla cosa, mentre una coppia di giovani intenti allo jogging li superò di slancio.
- Qui diventi idealista, e l’idealismo è un altro schematismo tipico della nostra mente, ma non per questo ha un valore assoluto ne è una realtà intrinseca.
- Ma anche il tuo ragionamento è costruito sugli schematismi della mente, e questi schematismi sono tanto funzionanti da aver consentito l’evoluzione stessa dell’intelligenza fino all’esperienza scientifica stessa, su cui tu basi tutte le tue argomentazioni.
- Ok, ammettiamo che Dio possa esser e un’ipotesi, ma solo idealisticamente, poiché ti ostini a ragionare in questi termini, ma anche restando in questa logica, come giustifichi una causa prima incausata se tutto è poi regolato dalla legge di causa-effetto?
PE74653 raccolse un pezzo di panchina rotto e inviò un messaggio di segnalazione all’unità centrale.
- Si giustifica per l’assoluta indifferenza su questo piano rispetto all’alternativa: una catena infinita di cause effetto, ma la catena stessa da dove origina? Possiamo arrivare a infinite catene di infinite catene inscatolate come matrioske all’infinito. E’ un loop infinito che razionalmente non ha certo maggior senso che non l’introdurre una rottura.
- Dopo di che avendo introdotto un inizio incausato e intelligente, tutto può essere anche le cose più assurde raccontate da certe religioni.
- Assurde fino a un certo punto, poiché tutte rispondono a precisi bisogni, socio-politici, economici o perlomeno psicologici. Beh gli scopi temporali degli adepti ovviamente usano la religione, ma non sono religiosi, in quanto al bisogno psicologico lo potremmo definire anche spirituale e verosimilmente è indotto da Dio stesso.
Un piccolo scatto metallico interruppe la conversazione.
- Di nuovo questa ruota – sbottò TS44326.
PE74653 saltellò veloce sulle sue otto zampe meccaniche e con l’occhio del braccio basale anteriore esaminò con cura il problema:
- Non è grave, dovresti riuscire a finire il tuo giro.
- Comunque l’unità di emergenza è qui vicino - rispose dopo un rapido controllo sul radio schermo interno.
TS44326 contattò attraverso la radio installata nel lobo posteriore del suo cervello bio-meccanico la centrale.
- Tutto a posto, dovrebbe essere libera tra un quarto d’ora.
- Bene, io ti saluto il mio giro prosegue lungo il canale.
- Buon lavoro ci vediamo stasera alla cyberteca?
- Come al solito.
- Ciao.
- Ciao.

2 commenti:

  1. la teoria della fluttuazione del nulla è piuttosto recente, è un racconto molto moderno direi

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    1. Diavolo perché non mi sono segnato la data in cui ho scritto questo racconto: sono come minimo una decina d'anni! Però lo ammetto non sono un antesigniano: la teoria l'ho letto anch'io da qualche parte prima di citarla in questo racconto.

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