domenica 13 maggio 2012

THNG 1 - Dal sogno


Nel sogno vi era già ogni cosa, quando ancora nulla esisteva. Tutte le cose erano nel sogno, ma senza ordine: non vi era nè tempo nè spazio per ciascuna cosa.
Venne poi la Volontà. E il primo atto della Volontà fu proprio questo: generare se stessa.
Il secondo atto fu dare ordine al sogno: La Volontà diede anche un nome all’ordine. Questo nome non ha suono e non ha immagine e solo la Volontà può intenderlo, ma quello è il vero nome dell’ordine di tutte le cose. Noi chiamiamo tale ordine: tempo.
E poichè prima del tempo non esisteva nulla di reale, ma solo il sogno e poi la Volontà e poichè la Volontà creò il tempo noi chiamiamo la Volontà: Signore del Tempo.
La Volontà veniva dal sogno e conteneva il sogno, perciò la Volontà conosceva il sogno. E la Volontà prestò attenzione al sogno e creò lo spazio perchè ci fosse un posto per realizzare il sogno.
Quindi la Volontà iniziò a dare sostanza al sogno. Per prima cosa diede sostanza a sè stessa. Prima infatti non vi era sostanza e nemmeno la Volontà aveva sostanza, ma solo essenza. La Sua essenza era pensiero. In ogni sostanza e ovunque nello spazio e nel tempo la Volontà conserva sempre la Sua essenza.
La prima sostanza fu il fuoco. La Volontà uscì dal fuoco per contemplare il fuoco. Il fuoco aveva energia, luce, calore e desiderio. E la Volontà pose il fuoco al centro dello spazio e assunse un’altra sostanza.
Creò dunque l’aria e girò intorno al fuoco prima di uscire dall’aria. Il fuoco ebbe gioia dall’aria, ma grande era in lui il desiderio e cominciò a divorare l’aria e l’aria fuggì nel nulla. Così si perse il primo vento nel nulla e diede origine allo spazio vuoto.
La Volontà creò all’ora la pietra ed uscì da essa. Essa era dura e fredda e pesante. Il fuoco avvolgeva la pietra, ma la pietra non si dissolveva e non si consumava come l’aria, ma cedeva al fuoco solo lentamente.
La Volontà allora scagliò la pietra contro il fuoco e fuoco e pietra si frantumarono e si mescolarono e si dispersero nello spazio. Così si crearono le stelle e i pianeti che ancora oggi attraversano lo spazio.
La Volontà fece tutto ciò e lo fece con il pensiero, che è la Sua essenza. E diede un nome a tutte le cose create. Noi non conosciamo il vero nome delle cose, ma le chiamiamo con i nomi che noi stessi abbiamo pensato per loro.
E poichè la Volontà ha creato il cosmo e quanto contiene noi chiamiamo la Volontà: Creatrice dell’Universo.
Tutta la creazione si muoveva, mutava e si disponeva secondo i disegni della Creatrice.
Alcune stelle si raffreddavano e morivano, nuove stelle si accendevano altrove. I pianeti si raffreddavano e la materia si separava e si amalgamava secondo la propria natura.
Dai differenti miscugli di fuoco e pietra ebbero infatti origine differenti materie e liquidi e gas. Si formarono così le rocce e le montagne e le caverne e gli anfratti nella terra ed i gas e i vapori che da essa fuoriescono. E si formarono le pianure con la ghiaia e l’argilla e tutti gli altri terreni inerti. E al di sopra fu posta l’aria.
Queste cose diede la Volontà al nostro mondo, di ciò che è negli altri mondi a noi non è dato sapere.
Ogni materiale e liquido e gas ha la sua disposizione nel mondo, non fissa ma mobile secondo l’ordine e i cicli stabiliti. Particolare è però la disposizione delle acque. Le acque si radunano infatti e si dividono, scendono dal cielo e vi risalgono come vapore, bagnano tutte le cose e le lasciano poi asciutte secondo un ordine e cicli così complessi che a noi non è dato comprendere.
Ciò fece la Volontà però non a caso, ma secondo il suo perfetto disegno perchè insieme alla luce e all’aria consentisse la vita. Mirabile sopra ogni cosa di ciò che è nel mondo è infatti la vita. La vita fu creata dalla Volontà e perciò noi chiamiamo la Volontà: Signore della Vita.

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