Lazarus resuscitamort è un farmaco alchimistico sciamanico di classe mistico filosofale che contrastando il decorso del decesso esplica una spiccata azione immortalizzante
Principi attivi. Lazarus r. sfrutta l'azione combinata di 3 principi attivi:
- miraculina,
- revivisterolo,
- alfa myristic beta palmiti potassio idrossi oleico sodio luril sarcosinato gamma idrossietil serotonina benzoil trans polimerizzata distearato teta formaldeide sorbitol linoleico uracil potassio monoflorofosfato dimetilaldeide dell'acido lisergico
Eccipienti: cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, croscarmellosa sodica, acido citrico anidro, sodio bi- e monocarboanto, citrato monosodico, povidone, talco, magnesio stearato, silice colloidale, titanio diossido.
Forma farmacologica: microgranuli solubili.
Modalità d'uso: sciogliere in mezzo bicchiere d'acqua tiepida. Non assumere cibi o bevande nei 30 minuti precedenti e seguenti l'ingestione.
Posologia: Lazarus r. va assunto in ragione di 3,47 ml per unità di valore dell'indice specifico di vitalità personale. L'indice specifico di vitalità personale si calcola con la seguente semplice formula:
integrale della funzione esponenziale del logaritmo naturale dell'età, dalla radice terza della percentuale di massa grassa corporea, alla derivata prima della funzione parabolica della massa ossea, dei battiti a riposo, e della pressione arteriosa sotto sforzo, per il sesso (2 se femmina, 3 se uomo) fratto il grado di attività.
Per l'assegnazione del grado di attività:
Maschi adulti
peso – calorie bruciate giornalmente GRADO DI ATTIVITÀ
<= 50 <= 3000 2,3
< 70 < 3500 3,4
< 90 <4000 4,6
< 110 <4500 6,9
>= 110 >= 4500 9,2
Femmine adulte
peso – calorie bruciate giornalmente GRADO DI ATTIVITÀ
<= 40 <= 2500 2,3
< 60 < 3000 3,4
< 75 <3500 4,6
< 85 <4000 6,9
>= 100 >= 4500 9,2
La dose va somministrata ogni 17,7 minuti per Kg di peso corporeo tra le 48 e le 96 ore prima del decesso naturale. La posologia in caso di morte violente è ancora in fase di studio, ma può essere indicata una somministrazione analoga a quella per morte naturale salvo diversa prescrizione medica.
Sovradosaggio: sperimentalmente è risultato sempre fatale, ma può essere individuato precocemente monitorandone i sintomi specifici correlati:
fratture spontanea, crisi epilettiche, dolori acutissimi diffusi e persistenti, nausea, cefalea, vomito, piorrea, psoriasi acuta, diarrea, ritenzione urica, eritemi ed eruzioni cutanee purulente, convulsioni, eccessi febbrili, ipotermia acuta, arresto cardiaco, emorragia cerebrale, paralisi varie, blocco respiratorio, allucinazioni, perdita di coscienza, morte fulminante.
In caso di sovra dosaggio interrompere immediatamente la somministrazione del farmaco.
Per il regresso dei sintomi specifico utilizzare i farmaci relativi disponibili.
L'interruzione della posologia vanifica in ogni caso l'efficacia del farmaco.
Effetti collaterali: Durante l'utilizzo di Lazarus r è possibile avere esperienze mistiche e di proiezione extracorporea. Può capitare di ripensare alla propria vita e di sentirsene estranei, come se la vita fosse stata ingoiata da un tempo estraneo, come se il tempo in cui avete vissuto non vi fosse appartenuto o voi non foste appartenuti al tempo della vostra vita.
Se questi pensieri vi sono già familiari durante l'assunzione del farmaco tenderanno probabilmente a diventare ossessivi.
Può capitarti di pensare che ogni decisione presa nella tua vita sia stata sbagliata, da quelle che nemmeno ricordi più perché eri un poppante e dovevi decidere solo se startene buono o piangere. Già quelle decisioni hanno indirizzato la tua vita sulla strada sbagliata. Ogni maledetto errore successivo che ha reso la tua vita una sequenza di fallimenti o di realizzazioni insignificanti era già scritto nella tua mente, nella tua psicologia e queste si sono formate così per via di quella prima decisione sbagliata, ma tu che elementi avevi per decidere correttamente? In fondo è stato solo un caso. Il destino si è costruito da solo per una concatenazione di eventi, ma alla base c'è solo il caso o diciamo pure una scelta, ma del tutto inconsapevole. Dunque non hai mai controllato veramente la tua vita. Dunque non è tua. Ma allora perché non vuoi abbandonarla?
Però se ci pensi, cosa vorresti cancellare dalla tua vita, a cosa rinunceresti? Alla fine quasi a nulla.
Ma cosa vuoi allora? Un'altra vita, da aggiungere a questa? Te ne basta una? Se il karma è buono, magari una serie intera, ma per passare dall'una all'altra occorre morire. Stai pensando di sospendere il farmaco. Non farlo: questo desiderio è un tipico effetto collaterale, ma l'interruzione della terapia può causare turbe psichiche con delirio di onnipotenza
Possono tornarti in meno le parole le parole che Murazov rivolge a Cicikov incarcerato per l'affare delle anime morte: “Non c'è nulla, sapete, che sia secondo le nostre forze: tutto è superiore alle nostre forze. Senza un aiuto dall'alto, niente ci riesce possibile”.
L'aiuto dall'alto! La mente ti corre subito a Jonas e alla sua impossibilità di poter considerare il Signore della storia contemporanemente buono, onnipotente e conoscibile. E così pensi che sì, se Dio ha creato tutto poteva creare una realtà in cui le luci erano più luminose e le ombre risaltavano da luci più soffuse anziché dal buio. Ma potrebbe essere già così, quanti neri più neri del nero che conosciamo esistono potenzialmente? Per noi lo scuro più scuro sarà sempre nero, anche se potrebbe essere solo una sfumatura di bianco. Bene e male sono solo dei giudizi. La realtà è un'altra cosa. Se è così però dobbiamo ammettere l'inconoscibilità di Dio. E allora ti viene voglia di andarlo a conoscere questo Dio. Ora, subito. Effetto collaterale!
Possono venirti in mente le parole che nella “ballata triste di una tromba” il signore sospiroso dice al suo dirimpettaio che lo apostrofava con “L'ombra e la luce si definiscono a vicenda, la vostra notte invece è senza albe, che notte è? A me sembra piuttosto uno stato di coma … Vi sembra bello?” e cioè: “Bello, dite? L'orrore dell'essere vivi, la disgrazia dell'essere nati, ecco quello che è! Chi ha questa croce, la porta.” E tu vuoi continuare a portarla, nonostante siano passate le tre del pomeriggio?
Così più cerchi di sopravvivere più ti vien voglia di morire, ma mentre stai per morire cerchi con più forza di scampare alla morte.
Non sai più se è un effetto collaterale del farmaco o dell'esistenza.
Ma questo è un problema tuo non coperto dalla somministrazione di Lazarus.
Può capitarti di ridere senza motivo, il che potrebbe anche essere piacevole, a parte la componente isterica del fenomeno, ma comunque se questo è un problema “memento mori” (ricordati che devi morire). Si sconsiglia infatti l'assunzione prolungata e ripetuta del farmaco.
Avvertenze
Conservare in luogo caldo e umido e consumare entro la data di scadenza indicata
E' un medicinale utilizzare con cautela, sotto controllo medico e tenere lontano dalla portata dei bambini
Riferimenti delle opere citate:
RispondiElimina1) Nikolaj Gogol', Le anime morte, Einaudi
2) Hans Jonas, Il concetto di Dio dopo Auschwitz - Una voce ebraica, Il Melangolo
3) Michele Mari, Fantasmagonia, Einaudi