domenica 14 novembre 2021

Tu

 

Tu Amico Mio

Tu che copiavi i compiti per casa dal mio quaderno, Tu che flirtavi con tutte le mie amiche, ma mi tenevi sempre ben lontano dalle ragazze che ti interessavano, Tu che ancora oggi se sei con certe persone fingi di non vedermi, Tu che sei stato ormai in tutto il mondo, senza mai vedere niente che non stia su una cartolina, senza mai assaggiare un cibo locale, senza mai imparare una parola della lingua del posto, Tu che ami riempirti di oggetti, mentre io cerco gli spazi vuoti, Tu che parli, parli e non dici niente e non capisci le mie nuove manie, come Tu chiami, la mia ricerca di ascesi. Tu che però mi cerchi sempre e mi dici cose gentili e chiedi e ascolti con attenzione i miei consigli anche se poi non li segui mai soprattutto per quanto riguarda le tue bulimie: l'alimentazione, il bere, il fumare, le relazioni sentimentali. Tu che non metti mai in dubbio la nostra amicizia anche se ormai forse è solo il passato a legarci. Tu lo so sarai sempre: amico mio.


Tu Madre Mia

Tu che hai sempre voluto il meglio per me, senza accorgerti che il meglio è spesso nemico del bene. Tu che ormai non capisci molte cose di questo mondo, ma me in verità non mi hai mai capito, ma spesso è stato meglio così. Tu che io dovrei ringraziare per avermi messo al mondo, forse dovrei proprio, ma anche no! Mamma!


Tu Figlio Mio

Tu che mi tratti come un vecchio rincoglionito e non ti prendi nemmeno la briga di contestarmi, mi ignori semplicemente e vieni a cercarmi solo quando hai bisogno di me, Tu che però lo vedo mi vuoi bene anche se, almeno al momento, non sei disposto a fare nulla per me. Tu che non sei e non sarai mai il futuro che io desideravo, ma spero nemmeno l'incubo che io ho saputo schivare, almeno in parte. Tu sei così lontano da me idealmente e forse lo sarai in breve anche fisicamente, ma sarai sempre ingombrante nel mio cuore, figlio mio.


Tu Amore Mio

Tu che ostacoli ogni mio tentativo di scambiare due parole con te, perché sei troppo stanca, perché non ne hai voglia, perché non è il momento, perché non hai tempo, perché hai altro per la testa o solo no, lasciami in pace, non parlarmi, stai zitto, taci, vattene. Tu che però se smetto di cercare di parlarti mi accusi di non comunicare, di distruggerti con i miei silenzi, di non considerarti. Tu che quando parli con me cerchi sempre la scusa per litigare per potermi insultare liberamente. Tu che mi conosci fin troppo bene e usi tutte le mie paure per torturarmi. Mi esponi ai miei incubi senza pietà e me ne fai nascere sempre di nuovi. Mi hai costretto in spazi angusti per godere della mia claustrofobia, portato in alto per rimirare le mie vertigini, spinto all'aperto per consolidare la mia agorafobia, messo in ammollo per far esplodere l'idrofobia. Mi togli tutto ciò che amo: cibi, bevande, oggetti, abitudini. Credo davvero che tu mi odi e che solo per questo resti con me, perché lo scopo della tua vita è diventato farmi soffrire. La mia sofferenza è ormai il tuo unico vero interesse e piacere. Per questo so che hai bisogno di me, per questo continuo a restare con te, amore mio.


Tu Che Mi Guardi Dallo Specchio

Tu che ogni mattina ed ogni sera mi guardi da dietro il vetro nello specchio del bagno e mi vedi invecchiare giorno dopo giorno con compiacimento ed angoscia. Tu che nascondi a te stesso i tuoi stessi pensieri perché ti ripugnano e ti terrorizzano. Tu che non mi sopporti più e forse non mi hai mai sopportato, ma di anno in anno hai accumulato nuove ragioni di odio per la mia inconcludenza, per le mie indecisioni, per le mie bassezze. Tu che dimentichi i miei successi, ma tieni sempre lì pronti da rimirare i miei peccati e rigurgiti tutte le mie sofferenze per farmele ruminare sempre. L'unica tua possibile salvezza è divenire cieco perché io non intendo andarmene, anche se forse in fondo lo desidero, lo desidero tanto.

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