Una
nuova estate
incalza
nel sole pallido
e
occhieggia tra i campi
le
case sbiadite
il
cielo terso
di
questo marzo incoerente,
non
l’estate delle passioni
delle
scoperte e dei giochi
delle
ascese alle vette
e
le nuotate in alto mare,
ma
quella indolente
della
canicola opprimente
degli
ozi vuoti
delle
sere troppo lunghe
piene
di languore
della
melanconia della fine
di
agosto.
Una
nuova estate
chiede
tempo
per
dispiegare
il
suo inutile sforzo.
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