domenica 21 dicembre 2014

NELLA BUONA SORTE


… finché morte non vi separi?
No – disse.
Lei continuò a sorridere come se non avesse sentito o come se lui avesse dato la risposta prevista.
La chiesa non aveva mai visto così tante tonsille tutte insieme.
Il testimone di lui chiuse gli occhi, mentre quelli della testimone di lei si riempirono d'odio, i genitori degli sposi sbiancarono o si accasciarono sul banco. Il sacerdote fissava lo sposo attonito.
No – urlò ancora – non voglio che la morte ci separi, voglio amarti per sempre, ogni giorno presente, futuro e passato. Per l'eternità insieme e sempre nella buona sorte.
La faccia di lei si liquefece: è impazzito - pensò sgomenta, ma intanto il suo cuore si riapriva.
Nessuno ancora riusciva a proferire parola.
Lui la prese in braccio e corse lungo la navata, con un calcio aprì le porte a battente e saltò giù lungo la scalinata come una furia. Attraversò sempre correndo il prato e i primi che riuscirono a reagire e ad uscire dietro di lui lo videro, con lei in braccio, le mani legate attorno al suo collo, sparire nel bosco.
Corse senza mai fermarsi fino a sera come se fosse appena partito, mentre lei si abbandonava nelle sue braccia e nel suo amore folle.
A sera si adagiarono su un prato in fiore c consumarono il non-matrimonio per tutta la notte.
All'alba si presero per mano e si alzarono in volo.
Salirono in alto nel cielo, oltre le nuvole e ancora su fino a sciogliersi nel sole.

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