(CORTOMETRAGGIO)
Personaggi:
Carlo: 12-13 anni, ragazzino magro, castano faccia affilata, occhi inquieti.
Mara: sui 30 anni, corporatura media, biondo-castana, camicia da notte azzurra.
Marito: sui 35, corporatura massiccia, moro, braghe del pigiama marroncine, torso nudo.
Ragazzo: sui 20 anni, biondo, alto e magro.
Ragazza: sui 20 anni, bruna, 1,65-1,70
Ragazzini: tipo anonimi, idem passanti.
Sigla di testa: titoli bianchi su sfondo viola.
Musica: colpi di tamburo cui risponde una chitarra elettrica con brevi note. Sull’ultimo titolo: “Buonanotte mamma” Rullo di batteria con basso e organo e colpo finale di grancassa e piatto.
La musica tace e partono le immagini in dissolvenza luminosa.
Primo piano - Mara:
- Ma mi raccomando eh!
L’inquadratura si allarga. Mara è seduta in fondo a un letto su cui è coricato Carlo, appoggiato alla testata con le mani incrociate dietro alla nuca e lo sguardo assente.
- Ricordati
- Sì certo, sta tranquilla
La donna si alza, arruffa la testa del ragazzo:
- va bene, buonanotte
- buonanotte, mamma.
Lei sorride, si volta ed esce dalla porta aperta, spegne la luce, fuori della stanza è accesa, la porta si chiude resta il buio. Dopo un secondo e mezzo, sempre nel buio parte il ticchettio di una sveglia per 3 secondi, suona per altri 3. La porta si riapre entra la luce, poi la madre che accende la luce:
- sveglia, Carlo, sveglia, sono le 7.
L’inquadratura segue la donna che va alla porta finestra e apre i rotolanti, entra la luce naturale. La madre esce. Nel letto affiorano dalle lenzuola i capelli del ragazzo.
Fotogramma fisso per alcuni secondi. Sonoro: il battito di un cuore.
Rientra la madre (battito cessa):
- dai Carlo, che fai, muoviti!
Stacco - L’inquadratura passa alle spalle della donna che scopre Carlo.
Stacco – La donna è inquadrata di fronte, gira il ragazzo, l’inquadratura si centra sul ragazzo è terreo, attorno alle mani sangue, una lametta, i polsi tagliati.
Si sente l’urlo della donna L’inquadratura si allarga, Mara barcolla indietreggia fino ad appoggiarsi al muro allucinata.
Stacco- dall’atrio di un palazzo escono un ragazzo con una carrozzina vuota e una ragazza con un bambino di pochi mesi in braccio che sbaciucchia. Scesi i gradini si fermano, la ragazza depone il bambino sulla carrozzina. I due sorridono e abbracciati si muovo lungo il muro del palazzo spingendo la carrozzina.
Stacco - Inquadrata dalla porta-finestra, Mara si stacca dal muro, esce in terrazza, scavalca la ringhiera.
Stacco – Inquadratura del palazzo da lontano, con il corpo che cade dall’alto.
Stacco – Inquadratura sulla famigliola con carrozzina su cui piomba il corpo della donna, schiacciandola.
Stacco – Inquadratura delle espressioni felici – stupite – disperate dei ragazzi. Lei sviene. Lui si piega su di lei e si accascia sopra.
Stacco – Il padre esce da una stanza nel corridoio dicendo agitato:
- che succede?
Entra nella stanza del ragazzo si ferma:
si copre il viso, mormora:
- no, no
urla:
- Mara, Mara.
Esce in terrazza, guarda giù, un lamento:
- no
Con un pugno sfonda il vetro rientra nella camera, la mano sanguina. Scaglia una sedia contro il lampadario. Corre in camera sua inseguito dalla telecamera (sonoro: Several species of small furry animals gathered togheter in a cave and grooving with a pict [Pink Floyd – Ummagumma]).
Rovescia un tavolino, estrae completamente il cassetto del comò e lo getta per terra. Raccoglie da terra una pistola. Esce dall’appartamento e scende le scale del palazzo.
La camera inquadra le scale vuote, poi va in primo piano su una lampada accesa. La musica sfuma
Dissolvenza luminosa. Stacco.
Persone attorno alla carrozzina. Soccorrono i ragazzi. Un ragazzino corre trascinandosi dietro per mano una ragazzina che sembra tirare un po’ indietro.
Dal portone esce il padre, spara sui due, che cadono.
Il padre avanza verso il gruppo attorno alla carrozzina, spara ancora, un uomo cade, gli altri fuggono. I ragazzi alzano la testa su di lui. Si guardano. Lui guarda loro e il cadavere della moglie e del bimbo. Fredda i due ragazzi, poi si inginocchia, punta la pistola alla testa e spara cadendo sopra il cadavere della moglie.
Stacco.
Campo lungo - Una macchina bianca, sporca e ammaccata, tipo Opel Kadett entra in una discarica tipo quella prima di Masarè di Alleghe [come era all'inizio degli anno '80]. Dopo una breve corsa si ferma. Esce un uomo sui 40 vestito con calzoni di velluto e camicia di lana a scacchi, apre il cofano e butta fuori 2 sacchi di spazzatura formato albergo.
Primo piano dei sacchi, il rumore della macchina che si riaccende, riparte e si allontana. Quando cessa il rumore l’inquadratura si riallarga, parte un arpeggio di chitarra molto dolce (On the way to Abamöe [Faust – The Faust Tapes]). L’inquadratura si alza sempre di più fino a diventare aerea. Note d’organo sopra la chitarra. Dissolvenza e musica a sfumare sui titoli di coda bianchi su sfondo nero.
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