Schiumano
e s’affliggono
i
fantasmi della voce
sulle
flessuosità metalliche
del
binario esatto
avvinghiato
all’abitudine
all’asma
degli affetti
per
le cose inanimate
per
l’essere istantaneo
pattino
in circolo
sui
concetti labili
resistenti
alla bellezza
spugnosità
fagocitante
fradici
sfilacci
al
gelido assalto
del
mio unico arbitro.
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