Acuminata selva
pietrificata
riarsa e sterile
amaro calice
ebbro di muco
denso di tempo
denso di vuoto
e di mondine curve
sotto canti di vendetta
di sangue rappreso
sulla banchisa muta
di querule voci affogate
di albe soffocate
e spenti baci
e nuvole sciolte
dove la cresta del monte
sprofonda nella piana
nella desolazione senza
nome
sprofonda dentro i miei
occhi
mentre il tuo volto sfugge
nell’ora che s’appressa
al giorno
che informe dorme.
Nessun commento:
Posta un commento