Illude dell’estate
la caciara dei bimbi
assorbita pian piano
dalla voce convulsa
e astiosa della strada
il sole d’ottobre
disegna stigmate ardenti
nel ronzio della stanza
il dolore tasta prudente
ossa e viscere
brividi leggeri
tra ricordi d’incenso
e il sorriso interiore.
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