Prima todà
Vento
di ruggine
pascola
sulle mie mani
e il
mio piede s’affatica invano
mentre
gelida melma nera
mi
serra le ginocchia
perché
io lotto
contro
il mio Dio.
Seconda todà
“Sia
fatta la tua volontà”
No,
mai!
“Sia
fatta la tua volontà”
Mai,
mai!
La
mia piuttosto, la mia.
Ogni
voce diviene nemica
e
ogni cuore è un bavaglio
per
il mio astioso respiro.
Terza todà
Come
posso perdonarti
il
mio ragionare
e
questa natura,
come
far tacere l’occhio
e
accettare il peso,
il
peso di Dio,
come
perdonarti
di
avermi creato,
come
farti colmare
la
distanza
che
erigo di nuovo
contro
di Te?
Quarta todà
Stanchezza
buona
voci
amiche
un
raggio di sole
e il
ricordo del mare
attendo
in silenzio
e
sorride il mio cuore.