domenica 1 novembre 2015

PACE


Il mio corpo adagiato
all’ombra dei rami
si copre di muschio
si scioglie dolcemente
nella terra umosa.
Tutto è pace e riposo
non più dolore in me
non più freddo nè umido
a dilaniare le mie carni
a scuotere le mie ossa
non più sete e fame
a divorare il mio corpo
non più il pulsare
del sangue amaro
a battere come febbre,
ogni ronzio è cessato
ogni lampo e ogni tenebra
non porta paure
nè sospiri nè altro
e il silenzio è buono
è quiete agognata.
Sono caduti i fili inestricabili
di angosce e passioni
tessuti attorno al mio cuore
avviluppati ingordi nella mente
sono cenere dispersa dal vento
gocce di pioggia sottile
cadute nel mezzo dell’oceano.
Stanchezza immane
m’opprimeva
contro questa vita
che ho ridato alla terra.
Quanto amore scorreva
dentro me
senza poter uscire
quanto amore sprecato
senza un perchè
travolto dal tempo
che non torna
perso in un attimo
incatenato all’ansia
di dover vivere questa vita
che si è spenta da sola
che ho lasciato sfiorire
senza più combattere
per essere libero
dal tormento infinito
di scegliere e fare
di non fare e di amare.
Ed ora posso amare
e solo ora
potrei vivere.

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