Da squarcio a squarcio
sulla maglia inossidabile
del tempo
grumi rappresi di sangue
sull’inchiodato muro
occidentale
brividi morbidi
come il danzare delle
fronde
nel vento riarso
di aprili non vissuti
il profumo del bosco
bagnato
sbava tra i denti serrati
e sgronda dalla tempia
giù, lungo la guancia
l’inutile sforzo
di amare.
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