giovedì 20 agosto 2020

REFERENDUM: LE RAGIONI DEL NO (1 )

La prima importantissima ragione è la rappresentanza. La democrazia funziona così: eleggendo i propri rappresentanti e mandandoli a casa e eleggendone di nuovi quando non hanno lavorato bene.

Il numero di rappresentanti deve essere congruo per permettere il buon funzionamento del parlamento (ma questo è un altro argomento), ma deve sopratutto portare in sede di dibattito parlamentare l'articolazione della società perlomeno in termini geografici, etnografici, di classi sociali, di credenze religiose ed ideologiche, di classi di età, di occupazioni lavorative, di tendenze etiche, di ambiti territoriali (città, campagne, etc).

Per fare ciò è necessario tener conto della frammentazione della popolazione e in Italia sotto molto aspetti è particolarmente rilevante, come sono diversi gli habitat naturali e i climi e di conseguenza i prodotti agro-alimentari e le tradizioni culinarie.

Ma proviamo a fare qualche paragone. (Ho utilizzato i dati di popolazione che si desumono dalle incidenze di contagio e di mortalità dell'OMS per il Covid-19, dunque un dato assolutamente aggiornato).

Vediamo alcuni paesi Europei. 

In Gran Bretagna per ogni milione di abitante vi sono 12 rappresentanti, ma bisogna tener conto che una parte sono nominati dalla regina e non eletti e che comunque parliamo per l'appunto di una monarchia, inoltre oltre alla Camera dei Lord e dei Comuni inglese, vi sono la camera Scozzese e dell'Ulster.

Altre 2 monarchie Spagna e Olanda si attestano sui 13 eletti per milioni di abitanti, il regno del Belgio  arriva a 18, mentre altre due monarchie la Danimarca e la Svezia vedono salire il numero di eletti per milione di abitante rispettivamente a 31 e 35.

La Francia, che però è una Repubblica presidenziale in cui dunque il Parlamento ha un ruolo più sfumato elegge 14 rappresentanti ogni milione di abitante, anche se una parte in modo indiretto. 

La Germania che però è una Repubblica Federale in cui dunque esistono anche i parlamenti degli stati federali (i Laender) abbiamo 9 eletti per milioni di abitante, ma se calcoliamo anche i parlamenti dei Laender superiamo i 31.

La Svizzera che è una Confederazione Cantonale solo con il parlamento federale sfiora i 29 rappresentanti per milione di abitante.

Uscendo dall'Europa gli Stati Unit che sono una Confederazione di Stati hanno a livello centrale solo 2 rappresentanti scarsi per milione di abitante, ma sommando gli importantissimi parlamenti statali arriviamo a 26.

Diffidate di chi fa paragoni senza mettere in luce le diversità dei sistemi.

Ma vediamo all'Italia. Oggi abbiamo 20 eletti per milione di abitante, siamo tutto sommato nella media, anche se tenendo conto delle peculiarità Italiane, di cui si diceva all'inizio, dovremmo invece aspettarci di essere ben sopra la media, direi al vertice della numerosità di eletti per milione di abitante. Dunque ragionando bene, già avremmo bisogno o di passare ad un sistema federale o di incrementare il numero di parlamentari per garantire una giusta rappresentanza.

Dopo la riduzione che è stata deliberata dal nostro Parlamento invece scenderemmo drammaticamente sotto i 10, dunque finiremmo in fondo a questa piccola classifica.

Oggi non è così facile incontrare un Parlamentare, quanto più lo sarà domani se passa questa sciagurata riforma. 

Vi sono poi situazioni paradossali, come la rappresentanza in Trentino-Alto Adige che (per fortuna) non può scendere, perché vincolata da trattati internazionali, che creerebbe così una piccola  isola di cittadini di serie A e invece gli italiani all'estero, già oggi sotto rappresentati, che diverrebbero cittadini di serie C.

Qualsiasi sistema di ripartizione dei collegi e qualsiasi sistema elettorale  si scontra con l'esiguo numero dei Parlamentari post-riforma, ma data l'abilità dei nostri attuali rappresentanti c'è da aspettarsi il peggio, ma questo è l'argomento dell'efficienza per il quale vi rimando ad un successivo post.

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