lunedì 24 agosto 2020

FORMIDABILE DI MAIO !

 L'esponente del M5S, nonché evanescente ministro degli esteri, invece di accingersi a lasciare la politica, come teorizzato e promesso a suo tempo, indica la nuova strada maestra aperta dalla ricandidatura della Raggi a Roma chiosando il vecchio motto "Uno vale uno" con uno spettacolare "ma uno non vale l'altro".

Il paragone più calzante che viene in mente è "Quattro gambe bene" completato da "Due gambe meglio" dai maiali divenuti i nuovi padroni della Fattoria degli animali (e alzatisi in piedi), abrogando il precedente "Due gambe male".

Così ha fatto il nostro eroe ha stravolto il senso del vecchio motto confidando nell'insipienza delle "pecore". 

Come già avevo accennato in un post precedente ricordando il grande scrittore George Orwell (https://debolisegnali.blogspot.com/2019/06/profezie-ed-errori-di-orwell.html), la parabola dei maiali precognizzata da Orwell a simoboleggiare il futuro del comunismo, è stata profetica nel caso del comunismo cinese che è arrivato con la dottrina della tripla rappresentanza a divenire capitalismo di Stato e a rappresentare uno dei pochissimi partiti comunisti ancora attualmente al potere.

Così anche Di Maio, con le "migliori" qualità di imbonitore di un consumato politico professionista si prepara a far entrare ormai a pieno titolo il M5S nel cartello della partitocrazia  italiana.

Se il comunismo sia definitivamente morto è forse presto per dirlo, come faccia a non morire il M5S ormai orfano di molti suoi valori e dei suoi migliori progetti di cambiamento della società italiana è ormai chiaro: il potere logora chi non ce l'ha o non lo distribuisce ai suoi clienti (le vecchie pietre miliari della politica italiana; clintelismo e assistenzialismo)!



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