venerdì 21 giugno 2019

Negata l'Europa a milioni di Catalani

Quasi 3 milioni di Catalani che hanno eletto come loro rappresentanti a Bruxelles Puidgemont, Comin e Junqueras sono stati defraudati dei loro europarlamentari dal governo neo-franchista di Madrid. E poco importa che oggi i fascisti siano nominalmente socialdemocratici, del resto anche ai tempi di Francisco Franco a correre a cannoneggiare i comunisti della Repubblica Catalana erano stati i bolscevichi della flotta sovietica. Fa quasi più impressione che un sedicente liberale come il presidente uscente dell'Europarlamento Tajani faccia da sponda a Madrid negando l'insediamento per i tre catalani a fronte degli assurdi vincoli posti arbitrariamente e pretestuosamente dal governo spagnolo.
I legali rappresentanti di  Puidgemont e Comin non hanno potuto compiere in loro nome il giuramento di fedeltà a Madrid previsto per la nomina al parlamento europeo dei rappresentanti spagnoli. Ma perché i due non si sono presentati personalmente? Perché appena messo piede sul suolo spagnolo sarebbero stati arrestati e non sarebbe stato loro comunque permesso di giurare.
Infatti a Junqueras, che -a differenza dei 2 rifugiati in esilio giudicati innocenti dai tribunali tedeschi e belgi - è ormai da quasi 2 anni in carcere in Spagna per motivi politici (il suo reato è aver organizzato il referendum popolare sull'indipendenza che a polizia spagnola ha vanamente tentato di impedire con l'uso della violenza) è stato impedito di uscire dal carcere per andare come chiedeva a giurare fedeltà e pertanto non essendosi presentato è stato anche lui destituito.
Tutto ciò oltre a ledere i diritti umani dei tre politici ed europarlamentari catalani fa a pezzi il diritto ad essere rappresentati democraticamente di oltre 2 milioni di cittadini europei. Gli atti di Madrid sono chiaramente illegali e anti-democratici, speriamo che Bruxelels non chiuda vigliaccamente occhi, orecchi e bocca, insedi i legittimi europarlamentari catalani e obblighi Madrid al rispetto delle regole democratiche. E' in gioco la credibilità democratica dell'europa! 

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