domenica 22 giugno 2014

AD LAETITIA


Il cielo ripiegato
in striscie bianche
e plumbee
si è chinato
fino al vicino orizzonte,
un’immenso dolore
impregna le nubi
e incombe,
tralicci come croci
implorano contro il cielo
e scheletri nudi
di alberi neri,
poche gocce
tamburellano nervosamente,
l’angoscia ristagna nell’aria
s’accresce per osmosi
attraverso i miei occhi,
così si macera
quest’attesa di gioia.

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